Acquaticità neonatale: benefici comuni
Spesso i genitori vedono l’attività in piscina da 0 a 3 anni come un momento ludico, di svago, che al massimo può aiutare i bambini a superare la paura dell’acqua e a predisporli ad accettare meglio il nuoto quando saranno più grandi.
Spesso però, non sono consapevoli di quanti benefici possa invece dare al bambino (e al genitore) un’attività di questo tipo se proposta con professionalità e competenza.
Benefici extra non comuni a tutti i corsi
- La presenza dell’acqua calda offre al bambino sensazioni piacevoli e lo predispone subito a muoversi, schizzare, sgambettare, sperimentare.
- I giochi che il bambino di volta in volta trova in piscina, richiamano prepotentemente la sua attenzione e lo motivano ulteriormente a sforzarsi, coordinare, avanzare, raggiungere, immergersi, risalire, tuffarsi.
- La presenza del genitore rende ancora più piacevole il gioco del bambino e gli facilita il raggiungimento di azioni sempre più complesse fino ad arrivare alla completa autonomia acquatica.
Con il metodo Crescinacqua i benefici sul bambino si possono apprezzare fin dalla più tenera età sia sul suo piano fisico che su quello cognitivo, sociale e relazionale.
Benefici fisici dell’acquaticità
- Raggiungimento di una precoce autonomia acquatica (16/18 mesi) che gli consente di cavarsela da solo in caso di pericolo (l’annegamento rappresenta ancora la seconda causa di morte infantile).
- Rafforzamento del sistema circolatorio e respiratorio grazie alla sollecitazione del cuore e dei polmoni dovuta sia al movimento che alla pressione idrostatica dell’H2O ed alla differenza di temperatura.
- Miglioramento della tonicità muscolare con conseguente aumento della forza e della resistenza fisica.
- Rafforzamento dell’apparato scheletrico, stimolato dalle continue sollecitazioni muscolari.
- Miglioramento dell’equilibrio dovuto agli adattamenti corporei che il bimbo deve mettere continuamente in atto.
- Sviluppo di una maggior agilità e coordinazione.
- Prevenzione dell’obesità.
- Rafforzamento del sistema immunitario grazie all’adattamento a più temperature e al contatto con altri bambini (non comunque eccessivo) e conseguente riduzione delle manifestazioni allergiche.
- Stimolo delle capacità di rilassarsi grazie a galleggiamenti vari.
- Affinamento degli schemi motori di base.
Benefici cognitivi dell’acquaticità
I vari stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattivi), estremamente diversificati rispetto a quelli percepiti fuori dall’acqua, gli permettono di potenziare maggiormente il sistema nervoso (sia afferente che efferente).
Inoltre gli consentono di ricercare soluzioni e risposte di adattamento diversificate a seconda delle diverse situazioni che gli si presentano: affinando l’INTELLIGENZA.
I vari giochi ed attività proposte (se adatte alla sua età) sollecitano non solo la sue capacità motorie, ma anche le sue capacità logiche: attenzione – discriminazione – riconoscimento – associazione – abbinamento – memoria – numerazione – ordinamento.
Ciò rappresenterà un’ottima base per tutti gli apprendimenti futuri, anche a livello scolastico (soprattutto se il genitore, prendendo lo spunto dalle attività in piscina gliele riproporrà anche a casa).
Le brevi, semplici e ripetitive canzoncine proposte, molto coinvolgenti sia per il bambino che per il genitore, abbinate a facili movimenti coordinativi (comunque impegnativi per il bambino) favoriranno ulteriormente la sua capacità di memoria oltre che il suo senso musicale.
Benefici affettivi-relazionali dell’acquaticità
- Maggiore percezione del proprio corpo, fiducia in sé e nelle proprie capacità (“io posso farcela”) e la sua conseguente sicurezza (ed AUTOSTIMA).
- Opportunità di godere di un momento unico ed esclusivo per giocare e divertirsi col genitore a sua disposizione. Tale esperienza (alquanto gratificante per entrambi) permetterà di ritrovare un rapporto di condivisione e di crescita, di contatto pelle su pelle.
- Possibilità di fantasticare, di immaginare e di provare sensazioni piacevoli e divertenti grazie ai giochi simbolici ed affettivi.
- Possibilità di stare con altri bambini, osservarli, riconoscerli, interagire in maniera sempre più ricca.
- Sperimentare la condivisione di giochi e materiali.
- Conoscere altri adulti significativi e di riferimento (l’istruttore).
- Possibilità di ritrovare sensazioni della vita prenatale.
- Possibilità di confrontarsi con le proprie paure e di superarle (grazie ad un ambiente ludico e rassicurante).
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