come scegliere il corso di nuoto 0-3 anni

Come si fa a scegliere un corso di nuoto bimbi da 0 a 3 anni?

In Italia sono in continuo aumento le piscine che propongono corsi di acquaticità neonatale. Spesso risulta difficile capire a quale struttura affidarsi, soprattutto perché non siamo consapevoli di cosa possono arrivare a fare i bambini in questa delicata fascia d’età e cosa contraddistingua un’attività dall’altra. In questo articolo esaminiamo i benefici e gli eventuali rischi dell’attività in piscina, ma soprattutto quali sono le caratteristiche che permettono al bambino di far emergere il suo potenziale. Ed infine quali sono gli aspetti da considerare al fine di poter scegliere consapevolmente un corso di nuoto bimbi da 0 a 3 anni.

L’attività in acqua nei primi 6 anni di vita dovrebbe essere una splendida occasione per far amare l’acqua ai bambini.
Per renderli autonomi, più sicuri, in grado di cavarsela da soli, fin dai 18 mesi d’età, in caso di caduta accidentale in acqua.
Ricordiamo che l’annegamento rappresenta in Europa la prima causa di morte accidentale per bambini da 1 a 4 anni.

Benefici del nuoto bimbi

Se proposta in modo corretto l’acquaticità in tenera età può:

  • Favorire il rafforzamento del sistema circolatorio, respiratorio e immunitario;
  • Migliorare l’apparato muscolare e osteo-articolare;
  • Migliorare l’equilibrio e la coordinazione
  • Affinare la percezione dello schema corporeo e la strutturazione degli schemi motori di base

benefici del nuoto

Raggiungere tutti questi benefici e insegnare presto ai bambini a nuotare, non è facile o scontato. È necessario che ci siano le seguenti caratteristiche:

1. Preparazione specifica degli insegnanti

È fondamentale che gli insegnanti abbiano un’ottima conoscenza dei bambini in età prescolare; che adottino una metodologia chiara e precisa che permetta di far emergere,nel bambino, il meglio delle sue potenzialità, divertendosi;

2. Divisione in fasce d’età

I gruppi dovranno venir suddivisi in strette fasce d’età (le attività che
coinvolgono un bambino di 6/7 mesi non possono essere le stesse che per un bambino di 12/14 mesi o più grande);

3. Materiali vari e specifici

I materiali dovranno essere vari e specifici per ogni fascia (altrimenti dopo qualche lezione il bambino non è più motivato a dare il meglio di sè per raggiungerli e scoprirli);

4. Attività in acqua profonda

L’attività dovrà venir proposta in acqua profonda (dove il bambino non tocca). Ci dovrà inoltre essere un buon lavoro d’equipe di tutto lo staff per programmare sia le singole lezioni che l’intero corso.

5. Competenze in età evolutiva

Troppe volte i corsi di acquaticità neonatale vengono improvvisati e affidati ad istruttori che, pur essendo competenti per la scuola nuoto, poco sanno di bambini di questa tenera fascia d’età e non hanno fatto nessun corso di formazione, ignari dei danni che possono arrecare sia a breve che a lungo termine.

Rischi di un’attività non adeguata

Un attività non adeguata può:

  • Far passare la voglia, anche a bambini ben predisposti, di ritornare ancora in piscina, scatenando paure che possono portare con sé anche in età adulta;
  • Demotivare i genitori che, spesso, vedono che per più mesi (per non parlare di anni) che i loro bambini fanno sempre le stesse cose, con gli stessi giochi, senza progredire e spesso annoiandosi;
  • Creare degli schemi motori rigidi (tipo le gambate scoordinate nel dorso) quando il bambino non è pronto ad apprenderli per immaturità sia del sistema nervoso che muscolare. Certi schemi motori una volta automatizzati creano molte difficoltà, al ragazzino più grande, nell’apprendere uno stile corretto. Molto spesso quando il ragazzo è sotto stress per stanchezza,  per una gara o per altri motivi, è facile che ritorni l’automatismo scorretto appreso nei corsi di acquaticità!
  • Certi modi di tenere il bambino possono creargli problemi alle articolazioni;
  • Un bambino ben ambientato solo in acqua bassa, sarà portato a pensare che tutti gli specchi d’acqua abbiano quelle caratteristiche: ne sarà attratto (molto di più rispetto ai bambini che invece sono diffidenti e la temono) ed è molto più probabile che si tuffi (ignaro dei pericoli) e in caso di caduta accidentale dove non tocca, verrà sopraffatto dalla paura e non sarà in grado di ritornare fuori da solo.

L’obiettivo di un buon corso di acquaticità come quelli proposti con il metodo Crescinacqua è proprio quello di far sì che sempre più bambini e genitori possano trovare, nell’ambiente piscina, un luogo accogliente, piacevole e divertente per sviluppare al meglio tutte le aree della loro personalità (motoria, cognitiva, affettivo- relazionale) oltre che gli strumenti per avere più probabilità di sopravvivenza quando si trovano nelle vicinanze dell’acqua… imparando a nuotare in tempi brevi soprattutto in acqua profonda!

Prima di iscrivere il bambino in piscina

Prima di iscrivere vostro figlio in piscina e scegliere il corso nuoto bimbi, chiedete:

  • a che età i bambini sono in grado di nuotare da soli in acqua profonda in questa piscina?
  • possiamo assistere o partecipare ad una lezione?
  • gli insegnanti hanno fatto dei corsi specifici per il nuoto bimbi 0-3 anni?
  • I corsi sono divisi per fasce d’età omogenee (almeno 4/8 mesi, 8/14 mesi, 14/20 mesi, 20/36 mesi)?

Andate a vedere di persona … e poi scegliete!

? Viale della Civiltà del Lavoro 8A, Roma (zona EUR)

? CLICCA NEI RIQUADRI QUI SOTTO PER VEDERE
GLI ORARI DISPONIBILI ⏰,
PER PRENOTARE UNA LEZIONE DI PROVA GRATUITA ?
O PER ACQUISTARE UN ABBONAMENTO ?

? Lungadige Attiraglio, 34 37124 Verona

? CLICCA NEI RIQUADRI QUI SOTTO PER VEDERE GLI ORARI DISPONIBILI ⏰, PER PRENOTARE UNA LEZIONE DI PROVA GRATUITA ? O PER ACQUISTARE UN ABBONAMENTO ?